Un cono gelato dal sapore amaro

Dietro questo cono gelato c’è la storia di un giovane ragazzo pakistano, che durante l’emergenza coronavirus come molte altre persone che vivono lontano dai loro cari si trova a dover fronteggiare più emergenze. Nel suo caso la disperazione di sua madre in Pakistan che gli chiedeva costantemente di andare in Spagna dal padre ricoverato in ospedale a causa di un brutto incidente.

Per giorni Hamza ha cercato di spiegare ai suoi che non poteva lasciare l’Italia e loro non riuscivano a capacitarsi di questa cosa. Non ce la faceva più…bloccò i numeri dei suoi cari ed entrò in sciopero, se così si può dire.

Parlava solo con me e piano piano ho cercato di fargli capire la richiesta dei suoi genitori che anche se non poteva essere esaudita in quel preciso momento ma doveva tentare di far arrivare a loro la sua presenza, anche se era bloccato in un’altra parte del mondo. Sua madre dopo molti tentativi ha accettato le scuse. Ora lui dorme dopo due turni da rider e operaio. I suoi genitori non lo sanno, ma lui si sta facendo in quattro per loro, affinché non gli manchi nulla. Questa secondo me è la più grande dimostrazione d’amore.

Pubblicato da Venera Oi

Mi presento. Sono Venera una giovane donna cresciuta tra più culture figlia e nipote di migranti italiani ho scelto nella vita di essere una mediatrice interculturale, traducendo i bisogni di chi arriva, un ponte tra la Libia e l'Italia, dalla parte degli ultimi e con cognome corto.

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